Intel annuncia l’improvviso addio del CEO

Una svolta inaspettata scuote il mondo dei semiconduttori: Pat Gelsinger lascia con effetto immediato la posizione di CEO di Intel, dopo soli tre anni dal suo ritorno al timone dell’azienda. La decisione arriva in un momento particolarmente delicato per il colosso tecnologico americano, alle prese con sfide significative sia sul fronte finanziario che tecnologico.

Come riporta il sito Techdot.it, L’azienda sta attraversando una fase di profonda ristrutturazione, segnata da risultati finanziari preoccupanti. La divisione chipmaking ha registrato perdite per 7 miliardi di dollari nel 2023, portando a decisioni drastiche come il licenziamento di oltre 15.000 dipendenti lo scorso agosto, parte di un piano di riduzione dei costi da 10 miliardi di dollari.

Nonostante il sostanzioso supporto governativo ricevuto attraverso il CHIPS and Science Act, che ha garantito circa 8 miliardi di dollari per la costruzione di impianti produttivi negli Stati Uniti, Intel fatica a mantenere la sua posizione di leadership. I recenti problemi tecnici con i processori Core Ultra 9 serie 200S e le difficoltà nel processo produttivo 18A hanno ulteriormente complicato il quadro.

La gestione temporanea dell’azienda è stata affidata a un duo di dirigenti interni: David Zinsner, chief financial officer, e Michelle Johnston Holthaus, CEO di Intel Products, che gestiranno l’azienda come co-CEO mentre il consiglio di amministrazione cerca un successore permanente.

Nel frattempo, le voci di un possibile interesse di Qualcomm per l’acquisizione di Intel sembrano perdere consistenza, con il CEO Cristiano Amon che ha recentemente smentito l’ipotesi di grandi acquisizioni.

La storia di Intel e del suo CEO

Intel, fondata nel 1968 da Gordon Moore e Robert Noyce, ha rivoluzionato il mondo dell’informatica con l’invenzione del microprocessore. Pat Gelsinger è stato una figura chiave nella storia dell’azienda, iniziando la sua carriera in Intel nel 1979 all’età di 18 anni. Durante il suo primo periodo in azienda, ha contribuito allo sviluppo di tecnologie fondamentali come l’architettura x86 e il processore 486.

Dopo aver ricoperto varie posizioni di leadership, inclusa quella di primo Chief Technology Officer dell’azienda, Gelsinger aveva lasciato Intel nel 2009 per proseguire la sua carriera altrove. Il suo ritorno come CEO nel 2021 era stato accolto con grande entusiasmo, portando con sé ambiziosi piani di rilancio. Nonostante le difficoltà incontrate durante il suo mandato, Gelsinger ha sempre mantenuto un forte legame emotivo con l’azienda, come evidenziato nel suo messaggio di addio: “Guidare Intel è stato l’onore della mia vita. Questo gruppo di persone è tra i migliori e più brillanti del settore.”